giovedì 1 agosto 2013

STAMPA 4D: LA QUARTA DIMENSIONE È IL TEMPO

"Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia" scriveva Arthur Clarke.

L’idea di poter stampare in casa oggetti tridimensionali (la nota stampa 3D) anche solo pochi anni fa poteva sembrare una fantasia nata dalla mente di uno scrittore di fantascienza, più che da una industria italiana.

Eppure, Secondo un recente rapporto degli analisti della McKinsey & Company, la stampa 3D avrà un impatto economico diretto tra 230 miliardi dollari e 550 miliardi dollari entro il 2025.

Ma se siete tra quelli che pensano che tecnologie come la prototipazione rapida siano dirompenti, dovreste visionare questo video delle celebri conferenze TED sulla stampa 4D, cioè la stampa in 3D, ma con oggetti che continuano ad evolvere dopo la fabbricazione.




Il problema con gli oggetti oggi, convenzionalmente fabbricati o prodotti da una stampante 3D, è che sono immutabili. Mentre la stampa 4D offre è la possibilità per gli oggetti di cambiare, di adattarsi al loro ambiente, di evolvere.

All’inizio di quest’anno, Skylar Tibbits, direttore del Massachusetts Institute of Technology Self-Assembly Lab, ha stupito il pubblico con un intervento proprio sulla stampa 4D. “Stiamo esaminando la possibilità di programmare i materiali fisici e biologici di cambiare forma, modificare le proprietà e persino uscire fuori dalla base di silicio,” 

Il ricercatore ha dimostrato come una serie di materiali intelligenti 3D-stampati possono reagire all'ambiente e modificarsi per esempio a contatto dell’acqua piegandosi per formare un cubo. “Immaginate dei tubi dell’acqua che possano espandere o contrarsi per  cambiare capacità o portata". Ma anche microtubuli capaci di adattarsi anatomicamente al corpo umano per inserimenti di ricostruzione ossea. 

E' quanto, se ci pensiamo, fa già la  natura che realizza oggetti con  strutture disordinate che si trasformano a ordinate.

Il tutto è simile alla stampa 3D tranne che per il materiale di base, che non è polvere di metallo o resine, ma molecole, e non si utilizza una stampante 3D, ma si usa la natura proprio come una fabbrica di cellule. Se le cellule possono manipolare composti di calcio per fare le ossa, possono manipolare altre molecole per fare altre strutture...

Se credete che tutto ciò sia fantascienza, guardate prima il video!


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